Stufa a Pellet

La stufa a pellet è un apparecchio simile alla stufa a legna, adibita al riscaldamento di ogni tipo di ambiente, che utilizza come combustibile solido il pellet. È considerato un prodotto ecologico poiché per ottenere il pellet vengono di norma utilizzati gli scarti di lavorazione del legno. In altri termini non sarebbe quindi necessario l'abbattimento di nuovi alberi per la produzione del pellet nel caso in cui il consumo non superi la quantità di scarti di lavorazione del legno. 

Descrizione

Le differenze principali rispetto alla stufa a legna sono le seguenti:

La struttura è simile a una stufa tradizionale e ha un vano o serbatoio, di solito con carica dall'alto, che contiene il pellet da bruciare. Esso può avere una capienza che parte da quindici e può arrivare fino a sessanta o più chilogrammi a seconda del modello di stufa. All'interno vi è una vite infinita o coclea che trascina il pellet dal serbatoio all'interno del braciere dove il combustibile viene bruciato grazie alla presenza di una resistenza elettrica che, diventando incandescente nella fase di avvio, innesca la fiamma.

Il calore prodotto viene diffuso nell'ambiente sia per convezione naturale sia ad aria forzata con una o più ventole che contribuiscono a distribuire l'aria calda negli ambienti attigui. In alcuni modelli è anche possibile incanalare l'aria calda in piccole condotte e posizionare una o più bocchette per canalizzare il calore in altri vani. I modelli più recenti sono dotati di un cronotermostato che permette di programmare orari di accensione e spegnimento in automatico, la velocità della ventola per l'aria calda forzata e i gradi di temperatura desiderati. Il calore prodotto è misurato in kilowattora (kWh) (un kilowattora corrisponde a 859,8 kcal o 3,6 MJ). La potenza di ogni singolo modello (misurata in kilowatt) è commisurata in base alla dimensione della stufa, alla quantità di pellet bruciato, alla regolazione impostata dall'utente. Anche il tipo di pellet utilizzato può incidere sulla resa calorica della stufa.

Lo scarico dei fumi derivanti dalla combustione avviene con un tubo di diametro variabile anch'esso a seconda del modello, da 8 a 10 cm di diametro. La tubazione deve essere in materiale resistente alle temperature di esercizio, agli acidi e alle eventuali condense prodotte dalla combustione, in Italia secondo le norme UNI si prescrive l'acciaio AISI 316.

La stufa necessita di una pulizia ordinaria del braciere e del cassetto cenere (se presente) da effettuare con frequenza variabile a seconda dell'utilizzo in termini di tempi di funzionamento e di potenza impostata e del tipo di pellet impiegato, la pulizia va fatta con l'aspiracenere, la pulizia del vetro della stufa dai residui di cenere, richiede prodotto speciale adatto a tale vetro; inoltre richiede pulizia più approfondito almeno una volta all'anno, ma anche più spesso in base al modello e all'utilizzo. Potrebbe essere necessario l'intervento di un tecnico per questa operazione.

Esistono stufe a pellet ricoperte di ceramica o rivestite in acciaio. La ceramica non scotta e mantiene a lungo il calore, mentre l'acciaio può raggiungere temperature elevate ma si raffredda molto più in fretta. Esistono altresì modelli di stufe a pellet dedicati al riscaldamento dell'acqua per i radiatori. In tali prodotti sono presenti all'interno scambiatori di calore in cui è presente l'acqua che una volta riscaldata circolerà nell'impianto dei termosifoni. È inoltre possibile far coesistere questo tipo di stufa e un'altra fonte di calore (es. una calderina a gas) in modo che funzionino alternativamente.

Inquinamento da polveri sottili

Uno studio sull'inquinamento da PM10 svolto dall'ARPA in Lombardia, regione in cui frequentemente viene superata in molte aree la soglia massima ammessa di PM10, ha rivelato che la maggior causa della origine e dispersione di queste particelle è data dalla “combustione di biomasse legnose” (quindi stufa a pellet e legna) che contribuiscono per il 45% alle polveri sottili diffuse nell'aria


QUANDO EFFETTUARE LA PULIZIA?

La pulizia deve essere effettuata ogni anno ad inizio stagione ossia prima della prima accensione della stufa .

In caso di un uso frequente della stufa o comunque giornaliero e con un consumo di svariati quintali di pellet durante l'anno, bisogna tener presente che è consigliabile eseguire la pulizia anche tenendo conto del quantitativo di pellet bruciato ossia: da un minimo di 20 quintali ad un massimo di 40 quintali bisogna effettuare la pulizia della canna fumaria per evitare che gli accumuli dei residui di combustione quali fuliggine e clinker possano prendere fuoco rischiando di danneggiare in maniera seria la vostra abitazione con un incendio.

Particolare attenzione va posta con le case aventi tetto in legno o comunque parte della struttura di questo materiale perchè quando la canna fumaria va a fuoco le temperature che si hanno dalla combustione superano di gran lunga il punto di autocombustione del legno.

La temperatura d'accensione del legno è di circa 250°C, tuttavia se il legno è a contatto con superfici calde per molto tempo possono avvenire fenomeni di carbonizzazione con possibilità di accensione spontanea a temperature anche molto minori. 

Un' altra problematica che può sicuramente sorgere è il blocco della stufa ossia uno spegnimento forzato di quest'ultima ordinato dalla centralina che rileva i livelli di funzionamento e capendo che quest'ultimi non sono ottimali manda in spegnimento la stufa e successivamente se si continua a forzare le accensione quest'ultima ordina il blocco totale con una consecutiva mancata possibilità di accendere la stufa e scaldarsi.

Non effettuare la pulizia è rischioso perchè può compromettere il corretto funzionamento della stufa con una conseguente rottura la quale riparazione potrebbe costare svariate centinaia di euro.

Far effettuare la pulizia ad uno spazzacamino specializzato può essere utile per verificare se vi sono danni nascosti oltre ad effettuare una corretta pulizia di tutte le parti della stufa quali camera di combustione canna fumaria e comignolo.

Lo spazzacamino effettua anche ove necessario delle video ispezioni con delle videocamere sonda apposite per questo tipo di operazione che consentono anche di registrare le immagini foto o video dell'ispezione stessa per consentire un riesame attento ed accurato delle condizioni di tutte le parti.